Il tema dell’inquinamento ambientale e della sua responsabilità è divenuto negli anni sempre di maggiore attualità. La crescente complessità del quadro normativo e la maggior severità delle norme a tutela dell’ambiente costringono le aziende a mettere in atto una serie di misure preventive adeguate a salvaguardia dello stesso. Il principio del “chi inquina paga” è divenuto oramai uno dei cardini della disciplina di comunitaria in materia ambientale. Proprio in applicazione di questo principio l’Azienda che provoca un danno ambientale o è all’origine di una minaccia imminente di tale danno ne è responsabile e deve farsi carico di intraprendere le necessarie azioni di prevenzione o di riparazione e di sostenere tutti i costi relativi.
Cos’è un danno ambientale e quale impatto può avere sull’azienda?
La direttiva definisce danno ambientale come un danno che incida significativamente sullo stato ambientale delle risorse acquatiche, un danno al terreno che crei un rischio significativo per la salute umana o un danno a specie e habitat naturali protetti che incida in modo negativo sulla sua conservazione.
Sottostimare i rischi ambientali può portare ad impatti finanziari catastrofici sui bilanci di un’azienda nonché a responsabilità penali personali da parte degli amministratori.
Da non sottovalutare il danno reputazionale che oggi nell’era dei social viene sicuramente amplificato. Ad un incidente ambientale seguono necessariamente azioni per rassicurare i clienti, il mercato e il pubblico sul fatto di essere intervenuti in maniera adeguata.
Cosa fare in caso di danno all’ambiente?
In caso di Danno all’ambiente o sua minaccia imminente, il responsabile ha l’obbligo di autodenunciarsi a Comune, Provincia, Regione, Prefetto della Provincia di competenza, ai sensi dell’Art. 304 del D. Lgs. 152/2006 e di mettere in atto le misure di prevenzione per limitare le conseguenze dell’evento o impedire che si verifichi il danno all’ambiente.
Sulla base delle risorse naturali coinvolte così come dell’attività svolta dal responsabile cambiano i relativi obblighi di bonifica e ripristino.
Quando si verifica un evento inquinante (si pensi ad es. ad uno sversamento di prodotti chimici in un fiume) ci possono essere sia contaminazione delle matrici ambientali sia danni a terzi.
Perchè fare una copertura assicurativa?
La complessità del quadro normativo italiano ed internazionale e i pesanti risarcimenti a cui sono tenuti i soggetti che hanno causato il danno, impongono che le imprese di tutelino con coperture specifiche. Nello specifico, in Italia, la responsabilità per inquinamento ha subito dei cambiamenti importanti a livello normativo: il ‘terzo’ esiste sempre ed è l’ambiente, il quale assume il valore di un bene giuridico in sé.
Una cosa è quindi sicura: se un tempo erano solamente le aziende chimiche e petrolifere le più sensibili alle coperture inquinamento, oggi alla luce delle nuove norme occorre che tutte le aziende riflettano sull’opportunità di stipulare una polizza RC Ambientale ad hoc, costruita su misura e in grado di tutelare l’Azienda dalle emergenti responsabilità ambientali.